di Osservatorio politico M5S
Il Movimento 5 Stelle inizia formalmente una importante fase di riorganizzazione che coinvolgerà portavoce, attivisti e simpatizzanti attraverso la piattaforma Rousseau e incontri sul territorio.
Il Movimento 5 Stelle inizia formalmente una importante fase di riorganizzazione che coinvolgerà portavoce, attivisti e simpatizzanti attraverso la piattaforma Rousseau e incontri sul territorio.
Il grande successo elettorale
alle elezioni del 4 marzo 2018 ha permesso al Movimento di arrivare al governo
del paese.
Per rappresentare i cittadini ed
essere al meglio al loro servizio in parlamento, nei consigli regionali e nei
consigli comunali il Movimento deve cambiare, fare un’evoluzione, pur restando
sempre fedele a se stesso e ai proprio valori originari.
All’ordine del giorno del Movimento la
riorganizzazione a livello nazionale e locale, la valutazione dei rapporti con
le liste civiche nei comuni e l’introduzione di nuove regole per i comuni.
Le decisioni sull’evoluzione del
Movimento saranno prese insieme, da tutta la comunità dei portavoce e degli
attivisti, e saranno il frutto di discussioni e confronti, cosa che ben esprime
lo spirito più autentico e originario del Movimento.
Fino al 22 marzo è aperta la
discussione sulla piattaforma Rousseau, nell’area di ascolto. Cui seguiranno
diversi eventi di dibattito e confronto sul territorio.
Il 25 marzo ci sarà una prima assemblea
congiunta dei portavoce di camera e senato dalla quale uscirà un documento su
cui si discuterà e ci confronterà in successivi incontri sul territorio appositamente
convocati; tali incontri saranno organizzati in tutte le regioni e saranno
aperti ad attivisti, portavoce e simpatizzanti del Movimento. Per ogni regione,
i portavoce incaricati dovranno scrivere un documento che sintetizzi le
posizioni emerse nel confronto. I documenti delle diverse regioni saranno poi
discussi il 4 aprile in una seconda assemblea congiunta dei portavoce di camera
e senato.
Così Luigi Di Maio: «Raccoglieremo al massimo
le voci di tutti, online e tramite incontri fisici. Alla fine
di questo percorso di raccolta e ascolto sarà mio compito fare la sintesi di
quanto emerso e proporre i quesiti per la votazione finale attraverso la quale
verrà sancita la decisione definitiva. Mi auguro una grande partecipazione
online, all’assemblea parlamentare e agli incontri sul territorio. Ne va del
futuro del MoVimento e tutti dobbiamo prenderci la responsabilità di decidere
la direzione in cui andare».
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